Dimezzare gli sprechi di cibo per il 2020 è una delle priorità da affrontare per l’Unione Europea; sulla base dei dati Eurostat risulta infatti che ogni cittadino dell’UE spreca in media 180 kg di cibo l’anno e gli italiani sono al quindicesimo posto della classifica sullo spreco alimentare con una media di 149 kg annuali/pro capite.
Il cibo perso o buttato via in Europa, secondo la Fao, potrebbe nutrire 200 milioni di persone e circa un terzo del cibo prodotto annualmente a livello mondiale, cioè 1,3 miliardi di tonnellate viene perso o sprecato lungo la filiera. Solo la produzione giornaliera di pane si attesta sui 72.000 quintali all’anno e di questi 13.000 finiscono nelle pattumiere; questo vuol dire che ogni famiglia butta via in media il 28% del pane che acquista, ovvero 76 kg a persona ogni anno.
Dal momento che la provincia di Macerata ha ampiamente dimostrato la propria vocazione e attenzione alla preservazione dell’ambiente, tra l’altro ampiamente testimoniata dalle percentuali dei Comuni Ricicloni maceratesi che hanno portato la differenziata ad una percentuale media del 75% di materiali correttamente avviati a recupero, siamo convinti che la vocazione di questi territori sia matura e pronta per rispondere alle nuove sfide riguardanti i rifiuti, ovvero quelle legate alla prevenzione e nello specifico alla riduzione del rifiuto alimentare.
A tal proposito Cosmari, dopo un’attenta valutazione e diversi studi, ha optato per un contenitore che garantisca salubrità e la conservazione delle caratteristiche enogastronomiche dei cibi che dovranno poi essere consumati comodamente a casa, dopo il ristorante. Il contenitore è realizzato in MATER-BI, la bioplastica compostabile contenente materie prime rinnovabili messa a punto da Novamont.
Si tratta di una vaschetta con coperchio in grado di contenere dalle due alle quattro porzioni di cibo, smaltibile con la raccolta differenziata della frazione organica.
Tale scelta consente anche di educare i cittadini sulla minore produzione di rifiuti in quanto, al di là degli innegabili vantaggi dati dal design, generalmente creano rifiuti inutili con cartoni e vaschette in plastica il più delle volte “usa e getta”.
Infine non meno importante anche la questione legata al turismo di qualità che, come già ampiamente sperimentato con il progetto una “Festa 100% Buona” vede i turisti e villeggianti, specie stranieri, apprezzare particolarmente tutte quelle iniziative volte alla preservazione dell’ambiente, meglio ancora se strettamente connesse con le tipicità locali.
In questo contesto diventa fondamentale la co-titolarità del progetto con la Camera di Commercio di Macerata che tra i suoi obiettivi, enunciati e in corso di realizzazione nell’ambito del progetto europeo Well Food Action, al di là dei servizi erogati alle imprese, ha quello di accrescere la qualità della ristorazione e della accoglienza, come già fatto con il “Progetto Ospitalità”, in un’ottica di turismo ecosostenibile che potrebbe arricchirsi anche di questo nuovo servizio verso i clienti e cioè di offrire, praticamente a costo zero, nella fase di start up del progetto, la possibilità di portare a casa il cibo non consumato al ristorante, evitando lo spreco alimentare.
“Un progetto di elevato spessore culturale – ha sottolineato il Presidente della Camera di Commercio Giuliano Bianchi – quanto di semplice pratica quotidiana: è questa la sintesi del progetto “Fatti gli affari tuoi”, nato dalla sinergia della Camera di Commercio di Macerata e dalla società Cosmari, impegnate in una fattiva collaborazione che assume i toni della sfida.
Centrale, in questa sfida, è la prevenzione e la riduzione dei rifiuti, come delineato dalle politiche europee nazionali sulla Gestione Integrata dei rifiuti, e declinata alla necessaria riduzione dello spreco alimentare, diventata questione sociale, ambientale e soprattutto culturale.
La Camera di Commercio di Macerata ha ritenuto doveroso, quanto necessario, promuovere e consolidare la consapevolezza culturale sul valore del cibo, con il desiderio di scuotere le coscienze di questa società dove l’opulenza rischia di soffocare il nostro patrimonio enogastronomico. Ricchezza, nel nostro territorio, non significa spreco. La specificità della nostra terra è di aver dato i natali ad una cultura della qualità: dal dopoguerra, sulle tavole , sono state cucinate pietanze e rielaborazione di ciò che ne poteva avanzare, opportunamente rivisto e corretto, eppur sempre gradito.
Queste sono le nostre origini, questa la cultura che desideriamo valorizzare oggi contro lo spreco alimentare per lasciare ai nostri figli un mondo più sano e valori intrisi della nostra storia”.
“Siamo molto interessati al progetto di Cosmari perché possiamo seguire tutte le fasi del progetto acquisendo informazioni sulle prestazioni dei contenitori compostabili dall’esercizio di ristorazione alla casa dei clienti sino all’impianto di compostaggio – sottolinea Andrea Di Stefano, Responsabile Progetti Speciali e Comunicazione di Business di Novamont Spa – si tratta di un caso studio particolarmente interessante per contribuire allo sviluppo di soluzioni che permettano di ridurre i rifiuti non riciclabili”.
“Cosmari da diversi anni – ricorda la Vice Presidente Rosalia Calcagnini – è impegnato a perseguire politiche volte alla sensibilizzazione, di tutti i cittadini del maceratese, alla riduzione dei rifiuti. Lo spreco alimentare, argomento centrale della recente legge nazionale approvata questa settimana dalla Camera dei Deputati, oltre a rappresentare un problema ambientale, riveste anche carattere etico e morale. Per questi motivi abbiamo fortemente voluto un progetto completo e condiviso con i principali referenti territoriali, uno tra i primissimi in Italia su scale provinciale, volto a coinvolgere target diretti della raccolta differenziata: i titolari delle strutture ricettive ed i loro clienti.
Siamo certi che grazie alla collaborazione di tutti i soggetti protagonisti del progetto, potremo raggiungere importanti risultati, sicuramente riuscendo a diminuire lo spreco alimentare. Un ringraziamento particolare va alla Camera di Commercio di Macerata, nella persona del suo Presidente, il Dott. Giuliano Bianchi, e alla azienda Novamont, al Consigliere del Cosmari Paolo Gattafoni che ha supervisionato il progetto, a Luca Romagnoli che si occupa della Comunicazione di Cosmari e che da sempre approfondisce questo argomento ed oggi credo possa gioire per il raggiungimento dell’obiettivo ed infine, a Luigino Quarchioni e Gian Franco Borgani. Tutti loro hanno sin da subito creduto nella proposta, condividendone i contenuti e soprattutto apportando con la propria esperienza quel valore aggiunto che caratterizza il know-how del progetto”.